Dalla vellutata Schiava del lago di Caldaro alle focose varietà di Pinot
Appiano e Caldaro sono, nell’ordine, il primo e il secondo comune vinicolo più grande dell’Alto Adige per superficie vitata. Logico quindi che nell’Oltradige la quantità e la qualità dei vini siano straordinarie. Attorno al lago di Caldaro, lo specchio d’acqua balneabile più caldo delle Alpi, l’abbondanza di sole regala una Schiava dai tannini vellutati e dall’intenso aroma di ciliegie. E se nel caldo fondovalle crescono rigogliosi anche i vitigni bordolesi - Merlot, Cabernet Franc e Cabernet Sauvignon – salendo di quota, sulle fresche e ventilate alture di Appiano e San Paolo, da oltre un secolo hanno trovato casa le varietà francesi più nobili: Pinot bianco e nero, Sauvignon e Ruländer/Pinot Grigio. infine, i terreni morenici attorno a Cornaiano conferiscono allo Chardonnay una mineralità ricca e strutturata.
- Superficie di produzione:
1.682 ha - Altitudine dei vigneti:
300 a 700 m s.l.m. - Terreni:
roccia calcareae porfirica, fino a Cornaiano depositi morenici acidi - Produzione:
56% vini bianchi, 44% vini rossi - Vitigni più diffusi:
Schiava, Pinor bianco, Chardonnay, Sauvignon, Gewürztraminer - Località più importanti:
Appiano, Caldaro, Cornaiano, San Paolo