Tutte le Magnum!

Le grandi bottiglie di vini altoatesini.

Gennaio 2020

I vini buoni, disse in un’intervista il leggendario esperto di vino Hugh Johnson, non devono dare alcuna risposta, devono soltanto porre domande. “Nelle bottiglie grandi, anche i vini semplici maturano incredibilmente” - scrive l’editorialista Manfred Klimek, che di se stesso dice di avere una comprensione “popolare”, ma allo stesso tempo individuale, del vino. E ancora: “Lo scorso Natale avevamo una doppio magnum di Chianti della Tenuta Antinori, un buon vino semplice da tutti i giorni, di una grande cantina. Ma nella doppio magnum del 1995 c’era qualcosa di unico. Fruttato, succulento, bilanciato. E maturo. Un vero piacere sorseggiare un vino così. Per appena 170 euro. A tavola erano tutti entusiasti”. La storia di gennaio di VINUM-Hotels Südtirol è dedicata alle grandi bottiglie di vini altoatesini.

In passato, in occasione di festività più o meno importanti, era consuetudine travasare il contenuto delle semplici bottiglie di vino in altre bottiglie di vetro trasparente, abbellite con alcune decorazioni. Al giorno d’oggi, invece, indipendentemente dall’occasione, si preferiscono sempre più le grandi bottiglie di vino formato Magnum. Alcune di queste bottiglie speciali prendono il proprio nome da personaggi biblici, come ad esempio il “Jeroboam” (una bottiglia da 5 litri che deve il suo nome a Geroboamo, re d’Israele tra il 787 e il 747 a.C.), il “Methusalem” (Matusalemme - 6 litri) e il “Nebukadnezar”, una bottiglia da 15 litri, che prende il nome da Nabucodonosor, che regnò a Babilonia tra il 605 e il 562 a.C.. “Così come tante altre cose, anche il momento in cui si stappa una bottiglia deve essere celebrato a dovere!”, scrisse il giornalista enologo Peter Keller. “Un breve e piacevole spettacolo che ha luogo anche durante i festeggiamenti dei matrimoni. E visto che queste bottiglie così grandi sono sufficienti per più persone, tutti avranno la possibilità di assaporare lo stesso vino. Se poi consideriamo anche la bellezza di queste eleganti bottiglie, una volta finito di gustare il vino, la bottiglia potrà anche essere conservata, ovviamente dagli sposi, come ricordo”.

Vini altoatesini in bottiglie magnum? “Queste eccezionali bottiglie dalle grandi dimensioni hanno l’enorme vantaggio - spiega Martin Lemayr, storico cantiniere di successo della Cantina Colterenzio, con gli occhi che brillano (per il vino) - di permettere ai vini, per via della più lenta ossidazione, di conservarsi molto più a lungo”. Le uve utilizzate per lo Chardonnay “Lafóa” Magnum, che vengono sottoposte a una rigida selezione, provengono dai terrazzamenti di Colterenzio, dove i vigneti sorgono su aridi terreni porfirei: la condizione ideale per ottenere ottimi vini bianchi dall’elevata mineralità. Come per tutti i vini di qualità, la resa di questo Lafóa è molto bassa, e nelle degustazioni risulta essere un vino forte e corposo. Il cantiniere Martin Lemayr lascia fermentare il mosto in barrique francesi, alcune nuove e altre antiche. Naturalmente è un grande peccato stappare già adesso una bottiglia doppio-magnum di Lafóa 2015, un vino estremamente duraturo! Per quanto si conservano? Difficile dirlo esattamente, ma tra 30 anni, quando il cantiniere Martin Lemayr festeggerà le sue nozze d’oro, questa doppio-magnum Lafóa 2015 dovrebbe ancora essere buona.

Continuiamo il nostro viaggio alla scoperta delle bottiglie di Schiava a Cornaiano: la Cantina Girlan è specializzata da più di 50 anni nella produzione di Schiava. Nella fantastica annata 1961, l’allora proprietario della cantina, Hartmuth Spitaler, inventò il “Fass Nr. 9”, una selezione dei migliori vini d’annata prodotti dalla cantina. Uno straordinario atto pionieristico nel panorama enologico locale di quei tempi. E al giorno d’oggi, Gerhard Kofler, un cantiniere con un’incredibile passione per il vino, protagonista della rinascita della cantina a partire dal 2005, imbottiglia i vini Schiava delle migliori annate, in bottiglie da 5 litri. Il potenziale di conservazione supera spesso quello dei migliori Lagrein. Violetta, aroma di mandorle, ciliegie, il colore rosso: sì, si tratta senza alcun dubbio di un vino decisamente ammaliante che vi sorprenderà con i suoi giochi di tannini e di componenti di frutta. Il Magnum “Gschleier”, proveniente dall’omonima area vinicola di Cornaiano, risulta avere ancora un po’ di sostanza in più. Tutti i vini Schiava di Cornaiano, inizialmente, sono duri, spigolosi e talvolta addirittura sprezzanti – tanto che i suoi detrattori sostengono anche i giovani abitanti di Cornaiano, come i loro vini, siano duri e testardi, e che soltanto col passare del tempo si ammorbidiscono lentamente. Esattamente come la Schiava “Gschleier”. Lo “Gschleier” e il “Fass 9” si conservano bene per 20 anni o anche più.

Auguriamo a tutti gli ospiti di VINUM-Hotels Südtirol un buon anno nuovo!

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  • Visita di cantina e vigneti con il viticoltore Andreas Nicolussi-Leck
  • Aperitivo con bianchi della casa
  • Il piacere di alloggiare in una tenuta vinicola del 1500
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